CONVEGNO - TAVOLA ROTONDA "MOBILITA' : FUTURO E PRESENTE"

13/10/2019



ROVERETO 8 ottobre 2019 ORE 9.30 AUDITORIUM IST. DON MILANI

L'auditorium del Don Milani a Rovereto ha ospitato il convegno organizzato dalla FNP della Cisl del Trentino con la presenza dell' editorialista del Corriere del Trentinodi Enrico Franco  nel suo ruolo di moderatore. 

La mattinata è stata l'occasione per parlare di viabilità e di mobilità alternativa alla presenza anche dei ragazzi delle scuole superiori dell'Istituto Fontana e Don Milani di Rovereto.  la FNP CISL guarda sempre al futuro, i ragazzi di oggi sono il futuro di domani, quindi il coinvolgimento è importante per creare le basi di una consapevolezza che da qualunque punto di vista si provi ad analizzare o progettare la mobilità non si può prescindere dall'atteggiamento dei singoli. Forse l'ostacolo più ostico da superare, ma se non cambia la mentalità poco si può pretendere.

Per coinvolgere le scuole si è indettto un concorso fotografico dedicato alle scuole che hanno partecipato all'evento, il tema sarà : "PUNTI CRITICI DELLA MOBILITA' DI ROVERETO".Premiazione il 29 febbraio 2019.

Rovereto, con tutte le sue criticità oramai storiche cui fatica a trovare soluzioni, è stata al centro delle riflessioni proposte dagli assessori di Rovereto Carlo Plotegher e  Maurizio Tomazzoni , alla viabilità il primo e all'urbanistica il secondo di Massimo Girardi, presidente di TransDolomites, ha poi parlato di treni. Una mobilità che permette di recuperare spazio e mettere in primo piano l'ambiente. “Già nel 1800 il Trentino guardava alla Svizzera come esempio.

Eleonora Perotto, del servizio sostenibilità dell' Ateneo del Politecnico di Milano, ha portato l'esperienza di una realtà più grande e complessa: Il Politecnico che conta più di 50.000 persone tra studenti e personale.

Al professor Claudio Della Volpe, docente di chimica fisica applicata all'Università di Trento, il compito di presentare le auto elettriche e, in qualche modo, di sfatare molti miti legati ai vantaggi che potrebbero derivare dal loro sviluppo.

Condivide il pensiero Marco Schiavon, assegnista di ricerca dell'Università di Trento, che evidenzia però anche un lato positivo: intervenendo anche solo sulla mobilità privata e considerando di avere lo stesso numero di veicoli attuali ma tutti elettrici, lo scenario sarebbe decisamente migliore per la vivibilità delle strade cittadine.