PENSIONI 2023 NOVITA' SUL CEDOLINO

Pensioni

02/01/2023



PEREQUAZIONE E TRATTENUTE FISCALI

Pensione gennaio 2023, le novità sul cedolino

     Perequazione e trattenute fiscali

 

Pertanto, le pensioni saranno accreditate presso Poste Italiane, Banche ed Istituti di Credito, a partire da martedì 3 gennaio 2023.

Rinnovo delle pensioni, delle prestazioni assistenziali per il 2023

L'aumento di perequazione automatica per l'anno 2022, già riconosciuto alle pensioni in via provvisoria nella misura dell’1,7 %, è stato stabilito in via definitiva nella misura dell’1,9%.

Il relativo conguaglio, pari allo 0,2 %, è stato già applicato dall’INPS sulle pensioni a partire dalla mensilità di novembre 2022, come previsto dal cosiddetto “Decreto Aiuti bis”; diversamente, per alcuni pensionati, il conguaglio dello 0,2% è stato riconosciuto, insieme agli arretrati, sul rateo del mese di dicembre 2022.

Inoltre, come è noto, nel mese di gennaio di ogni anno, l’Istituto previdenziale procede ai rinnovi di tutti i trattamenti pensionistici, previdenziali ed assistenziali, applicando l’indice di perequazione rilevato dall’ISTAT, in via provvisoria, nel mese di novembre.  L’indice provvisorio di rivalutazione delle pensioni per il 2023 è pari al 7,3%, in base al decreto interministeriale del 10 novembre 2022.

Tuttavia, poiché nel disegno di legge di Bilancio 2023 sono previsti interventi volti a rimodulare le modalità di attribuzione della rivalutazione automatica per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici superiori a quattro volte il trattamento minimo, l’INPS ha attribuito la rivalutazione a tutti i beneficiari il cui importo cumulato di pensione sia compreso nel limite di quattro volte il trattamento minimo (pari a 2.101,52 euro), per evitare la corresponsione di somme potenzialmente indebite.

Pertanto, per i pensionati il cui trattamento pensionistico cumulato è superiore a questo limite (ossia ai 2.101,52 euro lordi), la rivalutazione sarà applicata sulla prima rata utile al momento di approvazione della norma e comunque entro la prossima mensilità di febbraio o marzo 2023, insieme agli arretrati.

 

Trattenute fiscali: addizionali regionali e comunali,

conguaglio 2022 e tassazione 2023

A decorrere dal rateo di pensione di gennaio 2023, oltre all’ IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2022. Queste trattenute, lo ricordiamo, sono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

È stato, inoltre, effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative all’anno 2022 (IRPEF e addizionale regionale e comunale a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche.

Laddove le trattenute siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, le differenze a debito saranno recuperate, come di consueto, sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2023.

Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro, per il quali il ricalcolo dell’IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, legge 122/2010).

Le somme conguagliate verranno certificate nella Certificazione Unica 2023.

Ricordiamo, infine, che le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.

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