IL VACCINO SALVA LA VITA

25/10/2020



VACCINAZIONI DELL'ANZIANO NELLA STAGIONE 2020-2021

Gli anziani e la pandemia da SARS-COV-2

Mai come quest'anno l'attenzione deve essere rivolta particolarmente alla popolazione anziana. In questa emergenza sanitaria da SARS-COV-2, infatti, la fascia di popolazione sicuramente più colpita dal virus è stata quella degli adulti/anziani: sono loro che ora più che mai hanno bisogno di maggiori attenzioni e cure, in modo da prevenire qualsiasi tipologia di rischio.

I vaccini hanno un ruolo vitale nel contribuire alla buona salute degli adulti, insieme ad un'alimentazione equilibrata, lo svolgere attività fisica e sottoporsi a controlli medici regolari.

Secondo l'OMS, la mortalità e la morbosità prevenibili con i vaccini si traducono in un risparmio economico di lungo termine, attraverso la riduzione della durata delle ospedalizzazioni, e in una potenziale crescita economica. Inoltre, per alcune malattie prevenibili con i vaccini, il beneficio della vaccinazione non è solo la prevenzione dell'infezione, ma è anche quello di prevenire le complicanze cliniche più serie.

Un aspetto da non sottovalutare poi è che riducendo l'utilizzo di antibiotici, i vaccini contribuiscono ad ostacolare lo sviluppo di antibioticoresistenza.

La vaccinazione nella popolazione adulta/anziana quindi deve diventare un componente chiave delle strategie atte a favorire, insieme all'implementazione di altri interventi preventivi volti a promuovere uno stile di vita sano, il mantenimento di un buono stato di salute nel lungo termine.

Molte vaccinazioni sono fondamentali per la prevenzione delle malattie infettive nella popolazione anziana.

Per gli ultra 65-enni è raccomandata la vaccinazione anti-influenzale per ridurre complicanze, ospedalizzazioni e morti dovute a tale infezione. Il vaccino deve essere somministrato ogni anno (periodo ottobre-dicembre). È importante offrire attivamente la vaccinazione con vaccino anti-pneumococcico.

La copertura vaccinale dell'antinfluenzale del 2018-2019 (ultimo dato disponibile), infatti, è del 53,1% mentre addirittura non si conoscono le coperture vaccinali su base nazionale dell'antipneumococcica