Pensioni
17/11/2022
SIMULAZIONE DEGLI AUMENTI CON IL 1° gennaio 2023
Per il 2023, al fine della definizione degli scaglioni (o fasce) di importo in base ai 3 indici di perequazione (100%, 90% e 75%), l’Istituto prende come riferimento il trattamento minimo INPS definitivo 2022, pari a 525,38 euro.
Auspicando che la prossima legge di Bilancio non modifichi l’attuale meccanismo di rivalutazione, le nostre simulazioni tengono conto del criterio introdotto dalla L. 160/2019 che, riprendendo in maniera più vantaggiosa lo schema previsto dalla L. 388/2000 (con l’estensione della rivalutazione piena fino a 4 volte il TM Inps), riconosce la perequazione automatica:
- al 100% del 7,3%, per la quota di pensione da 0 fino a 4 volte il trattamento minimo INPS (da 0 a 2.101,52 euro);
- al 90% del 7,3% (6,57%), per la quota di pensione tra 4 e 5 volte il trattamento minimo INPS (da 2.101,53 euro a 2.626,90 euro);
- al 75% del 7,3% (5,475%), per la quota di pensione superiore a 5 volte il minimo INPS (oltre i 2.626,90 euro).
La disciplina vigente, infatti, vede l'applicazione della rivalutazione su diversi scaglioni (o fasce) e non sull’intero importo della pensione, come è accaduto dal 2014 al 2021. Un meccanismo di rivalutazione indubbiamente più vantaggioso per tutte le pensioni in essere che, tuttavia, solo in minima parte mette a riparo gli assegni pensionistici dall’attuale impennata dell’inflazione reale; per tali ragioni, il Sindacato vigilerà attentamente affinché venga evitato l’ennesimo “colpo di mano” a danno della categoria che rappresentiamo.
IN ALLEGATO SIMULAZIONE CON TABELLA AUMENTI